GIRO DELLE FIANDRE 2015: IL VINCITORE E’ KRISTOFF
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di Nicola Pucci Il norvegese Alexander Kristoff è il vincitore del Giro delle Fiandre 2015 ed il risultato, ad onor del vero, non fa una piega. E’ la classica più bella, attesa un anno intero dai fiamminghi per i quali vale quanto se non più di un campionato del Mondo: l’epica sfida tra i giganti del pedale che si danno battaglia tra le strette stradine del Belgio battute dal vento e sferzate dalla pioggia, incarognite dai tratti di pavè e da muri che farebbero sbuffare i muli. La gente di quassù impazzisce fin dalle prime ore del mattino ed affolla le fumose birrerie in attesa del passaggio dei campioni più acclamati. Tra questi mancano all’appello le due star che negli ultimi dieci anni hanno dominato la corsa, Tom Boonen idolo di casa e Fabian Cancellara suo acerrimo nemico, infortunati ed impossibilitati a difendere il loro prestigio sulle pietre. Per la vittoria allora, corrono in tanti: il gallese Thomas che è dato in forma smagliante, il baronetto Wiggins alle ultime recite di una meravigliosa carriera, l’olandese Terpstra che conosce i segreti della fatica, lo slovacco Sagan che vorrebbe infine assurgere al rango di fuoriclasse che da anni si è meritato a parole, il ceco Stybar che da buon ex-ciclocrossista sguazza tra le pietre e il fango, il nostro Paolini che a dispetto delle 38 primavere è fresco di trionfo alla Gand-Wevelgem, i due belgi Vanmarcke e Van Avermaet che qui adorano come fossero degli dei, il norvegese Kristoff che è veloce di ruota così come il tedesco Degenkolb, che ha già in saccoccia la Milano-Sanremo. Come da tradizione si parte della magnifica Piazza del Mercato di Bruges per arrivare a Oudenaarde dopo 264 chilometri e 19 muri spaccagambe. C’è bagarre fin dall’avvio e al chilometro 17 nasce la fuga di Venturini (che perde subito le ruote), Brammeier, Gaudin, Groenewegen, Matzka e Sergent. Bak e Frapporti al chilometro 41 operano il riaggancio in testa e il vantaggio dei sette uomini al comando aumenta progressivamente fino a raggiungere un margine massimo di poco meno di 7 minuti al chilometro 87, quando si abborda il primo muro, il Tiegemberg. Ma saranno i tre passaggi sul Vecchio Kwaremont e soprattutto il Patenberg e il Koppenberg – con punte al 22% di pendenza – uno dopo l’altro a fare selezione. Il gruppo vigila sotto l’impulso di Team Sky e Katusha che lavorano per Thomas e Kristoff, i due principali favoriti della vigilia, una caduta al chilometro 112 coinvolge Wiggins mentre Paolini, Tosatto e Sagan forano ma riguadagnano prontamente il gruppo. Sergent viene messo a terra dell’imperizia dell’automobile del cambio ruote Shimano ed è costretto al ritiro, si entra negli ultimi cento chilometri e la corsa entra nel vivo con sei uomini in fuga. A 73 chilometri dal traguardo Bak e Gaudin rimagono soli al comando, ma al secondo passaggio sul Vecchio Kwaremont è il campione del Belgio Debusschere a provare l’allungo alle spalle della coppia di testa che viene rivelata dal campione tedesco Greipel. Sul Koppenberg attacca Devolder, già due volte vincitore della Ronde, ma è ancora Greipel con Chavanel a tentare la sorte da lontano. Le carte si rimescolano continuamente, sul Taaienberg si vedono Terpstra e Van Avermaet ma la sensazione è che si senta la mancanza di un vero padrone della corsa. A 28 chilometri dal traguardo, sul muro più lungo, il Kruisberg, rimane al comando un plotone di poco meno di quaranta unità con tutti i migliori e gli azzurri Oss, Pozzato e Marcato in evidenza, mentre Paolini insegue con 40 secondi di ritardo e Vanmarcke, tra i papabili al successo finale, arranca in coda. Terpstra e Kristoff attaccano ed è un momento decisivo perchè sono due corridori che puntano alla vittoria. Il terzo passaggio sul Vecchio Kwaremont e il Paterberg con punte di pendenza al 20% sono le ultime asperità da scavalcare, i due uomini in testa accumulano 30 secondi di vantaggio ma la caccia alle loro spalle è condatta dal Team Sky che vuol lanciare la sparata di Thomas che ci prova seguito da Stybar, compagno di squadra di Terpstra. Sagan è lì con Van Avermaet ma nessuno è in grado di ricucire lo strappo, e così la classica dei muri si decide in una volata a due dove a prevalere, inevitabilmente, è la velocità superiore di Kristoff, già trionfatore a Sanremo dodici mesi orsono e recente dominatore della Tre Giorni di La Panne. Campione vero.
GIRO DELLE FIANDRE 2015: IL VINCITORE E’ KRISTOFF
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